I pallet, quelle pedane costituite da assi di legno molto utilizzate nell’industria dei trasporti per movimentare materiale di vario genere, sono usati anche per costruire edifici. Di solito, dopo l’utilizzo vengono bruciati perché restituirli al proprietario costerebbe di più che comprarne di nuovi. Se ne fa un grande spreco quindi. Spreco che ricade sugli alberi, che forniscono ai produttori il legno di cui i pallet sono costituiti. Per questo motivo, gli austriaci Gregor Pils e Andreas Claus Schnetzer, hanno pensato bene di inventare architetture che riducano l’impatto che questi oggetti hanno sull’ambiente e le hanno proposte all’interno di GAU:DI, una competizione di architettura sostenibile tra studenti europei.
I due architetti viennesi, hanno pensato di usare i pallet come materiale da costruzione per la Palettenhaus: tamponature, tramezzi e solai tutti in pallets. Nei paesi poveri o in quei posti dove il legno è il principale materiale da costruzione, abitazioni realizzate in pallet, possono consentire un gran risparmio di questa preziosa risorsa.
I vantaggi di questo originale metodo costruttivo, non sono affatto pochi: i pallets sono leggeri, trasportabili, facilmente reperibili e compatibili dal punto di vista ambientale perché realizzati con materiale naturale. Il loro uso, inoltre, si può considerare ecologico perché sono oggetti che andrebbero altrimenti bruciati. Costano poco (8 euro per un pallet pulito e trattato) e le loro misure e forme sono identiche in tutto il mondo! Per una casa in pallet di 60 mq, ne servono circa 800. Facciamo un rapido calcolo! 800 pallet x 8 euro/ pallet = 6400 euro per lo “scheletro” di un’abitazione di 60 mq… niente male!
Ma dopo aver messo i pallet uno sull’altro, da dove passeranno gli impianti? E l’isolamento termico come si integrerà? Bene, i pallet, sono naturalmente dotati di un alloggiamento per gli impianti: i fori in cui le macchine sollevatrici inseriscono le loro pale, fungeranno da cavedi per il passaggio degli impianti. Lo spessore tra l’intradosso dei pallet ed il piede, sarà poi riempito con materiale isolante da differenziare in base al clima delle diverse zone geografiche: gli architetti austriaci hanno pensato alla sabbia per il risanamento degli slum di Il Cairo, a cellulosa per l’Austria e alla paglia per le case che saranno a breve realizzate in Sudafrica.
Grazie all’isolamento termico, al sistema di ventilazione naturale, il consumo energetico dell’abitazione si aggira intorno ai 24 kWh/mq annui!